PANDEMIC AND NEW MODELS OF LIVING

PANDEMIC AND NEW MODELS OF LIVING

Trasformare una profonda crisi mondiale come quella che stiamo vivendo a causa della pandemia, in un nuovo grande inizio per una cultura del progetto con una importante funzione sociale che vuole contribuire significativamente a migliorare il vivere umano. Si tratta di stabilire le basi essenziali per modellare il nostro futuro con una visione più consapevole, e per riscrivere gli spazi, gli ambienti e gli oggetti di domani in modo finalmente e realmente nuovo, ripensare gli insediamenti umani rendendoli più funzionali, contemporanei, innovativi e… umani. Tre chiavi emergono di fattor comune al nuovo approccio che il design dovrà assumere (oltre alle esigenze relative alle sue specifiche discipline): Sostenibilità, Tecnologia, Flessibilità. Entro questo nuovo approccio nelle varie discipline del design, il design ripensa gli spazi del vivere per offrire un nuovo modello per le nostre case. Le abitazioni verranno concepite in funzione di una vita molto più integrata dalla tecnologia e forse meno mobile di quanto lo è stata per tutti noi fino ad ora. In questi decenni le abbiamo spogliate dei servizi, le abbiamo ridotte all’osso, vissute come alberghi proiettando fuori tutte le nostre attività; nel futuro dovranno essere più sicure, ma anche più accoglienti. La casa di domani sarà un rifugio piacevole e connesso, ma anche un posto salubre e adatto ad ospitarci se ci ammaliamo o se veniamo attaccati da un virus come il Covid senza dover intasare subito gli ospedali. Tutte le abitazioni saranno dotate di un box con poche cose indispensabili per il pronto soccorso, e con dispositivi per collegarsi con una struttura sanitaria territoriale. Dovranno diventare più flessibili con spazi comuni nei palazzi, dove possibile anche un intero piano da poter attrezzare per lo smart-working e lo smart-learning e se necessario riconvertire per l’isolamento e l’assistenza dei malati. E poi presidi diffusi per le sanificazione dei luoghi anche con semplici soluzioni come lampade a raggi Uv. E con efficaci e sicuri sistemi della circolazione dell’aria interna agli ambienti. E sicuramente “sostenibili” e per quanto possibile “circolari” dal punto di vista ambientale ed economico.